Da Il Romanista:
E’ la notte dell’orgoglio romanista. E’ la notte in cui il cuore, la passione, la lealtà di Roma si sono mostrati al mondo, dopo l’indecente spettacolo di domenica scorsa. E’ la notte dell’amore della Curva Sud che non smette un attimo di cantare, è la notte di Ranieri che non oltrepassa mai l’area tecnica evitando le sceneggiate a favor di telecamere del dirimpettaio Mourinho, è la notte delle lacrime di chi non aspettava altro «che un trofeo per coronare questa grande stagione. Ce lo meritavamo». E’ la notte del traffico impazzito che impedisce a molti di arrivare per il fischio d’inizio, è la notte di Totti che parte in panchina e del suo popolo che si mette paura «ma mica starà male, vero?», è la notte delle bandiere che sventolano sempre (ma solo in Sud, evidentemente a Milano e Formello non si vendono) è la notte dell’ennesimo «che sarà sarà» è la notte che, anche se è andata male, la voglia di stringersi un po’ resta sempre.
