Comincia la girandola. Claudio Ranieri, Leonardo e Josè Mourinho. Roma, Milan e Inter. Mica tutto così scontato. Gli allenatori di serie A, anche loro, sono strettamente coinvolti dal calciomercato estivo e le panchine – già traballanti nel corso della lunga stagione calcistica – cominciano a farsi roventi con il sole a palla. Delle prime tre squadre in classifica – tanto per dirne una – pare che l’unico certo della permanenza nell’attuale squadra di appartenenza sia proprio Claudio Ranieri che – dopo averci messo 35 anni di peregrinazione in giro per il mondo – dalla sua Capitale, dalla sua Roma non ha certo voglia di andare via. Il testaccino, forte di una passione viscerale per i colori giallorossi e capace di mettere sul piatto della bilancia un’annata da incorniciare, sembra a tutti gli effetti inchiodato alla panca capitolina. Da dove non si alzerà nemmeno per andare a bere un caffè. Rosella Sensi riparte da Ranieri che, per il primo anno, avrà la possibilità di costruire l’organico a propria immagine e somiglianza fin da subito. Per una sicura conferma, uno scontato – a questo punto – addio.
Quello di Leonardo, che dal Milan scapperà un minuto dopo l’ultima giornata utile. Di due settimane fa il retroscena – poi smentito in maniera ufficiale dal cluub di via Turati e dal brasiliano – della rescissione del contratto, di oggi l’ennesima conferma che per il carioca, le prossime saranno anche le ultime gare sulla panchina rossonera. Lo ha detto lo stesso allenatore nella conferenza che precede la gara contro la Fiorentina. Che lui e Berlusconi – forse forse – sono incompatibili. Testuale: “Il nostro rapporto è difficile. Siamo molto diversi, ma questo non è una novità, abbiamo visioni diverse, quello è vero, forse siamo incompatibili, ma non è importante, l’importante sono queste tre partite“. Per l’ex dirigente del Milan, un commiato amaro ma pure necessario, dopo aver incassato in più di una occasione le critiche del Premier. Chi invece è ancora bho – in stand by – sembra essere Josè Mourinho: tutte le strade lo portano lontano da Milano, che si vinca o che si perda la cChampions League. Che si vinca o meno lo scudetto. Solo il fortissimo legame con tifosi e con il Presidente Moratti potrebbe convincerlo a restare ma – anche in quel caso – pare difficile che il portoghese rinunci a vivere l’ennesima cavalcata trionfale con i Galacticos del Real Madrid. Dove il connazionale Cristiano Ronaldo lo aspetta a braccia aperte”.