La Roma a Parma in pullman: partenza alle 16.30, dopo un saluto ai tifosi presenti sul piazzale del Fulvio Bernardini. Un saluto che sa di preludio alla marea di colori giallorossi – 6 mila i presenti nella località emiliana – che prenderanno d’assalto la città nel giorno della festa dei lavoratori. La seduta di allenamento mattutina ha già dato, in tal senso, la dimostrazione di vicinanza del pubblico giallorosso: se una bella fetta della tifoseria ha deciso di preesenziare alla manifestazione di via Allegri, diverse decine di tifosi (alla fine, s’è sfiorata la centinaia) si sono presentati a Trigoria per incitare l’ultima sgambettata di Francesco Totti e compagni. Sole da primavera in stato avanzato, cielo sereno e limpido, clima piacevole: non troppo caldo. Fresco. Claudio Ranieri trova la prima gioia nel fatto che i suoi uomini sono tutti a disposizione: sull’erba del campo d’allenamento, si comincia con il consueto riscaldamento e con lavoro atletico.
Dalle manovre corali e dagli esercizi di gruppo si passa, per indicazioni del testaccino, a lavoro di tecnica individuale e di circolazione palla. La bella sorpresa per i calciatori e per il tifo assiepato lungo i cancelli è quella della presenza di Marco Delvecchio. Passava di lì e s’è fermato. I tifosi l’hanno notato, hanno iniziato a incitarlo, si sono abbracciati anche intorno al grande castigatore della Lazio di molte occasioni passate. Insieme a Delvecchio, anche Angelo Peruzzi. Si notano due striscioni: “Mai domi” e “Mexes le tue lacrime per sempre nei nostri cuori”. La fine della seduta arriva con la divisione in sottoinsiemi: da una parte i bianchi: Juan, Riise, Faty, Cerci, Perrotta e Vucinic; dall’altra i rossi: Motta, Mexes, Andreolli, Cassetti, Tonetto, Taddei, Brighi, Pizarro, Menez e Toni.