Da Il Corriere dello Sport:
La figura di Antonio Damato certifica un’alleanza insospettabile tra tifosi: romanisti e juventini sono dalla stessa parte, uniti nell’indignazione. Sotto accusa la performance di Roma-Sampdoria, che ha fatto infuriare Rosella Sensi, ma soprattutto la bandiera dell’arbitro. Che secondo un articolo del gennaio 2002, pubblicato sull’edizione pugliese di Repubblica e ripescato ieri dal sito del giornale, sarebbe un tifoso dell’Inter. Una specie di scoop postdatato o un dettaglio insignificante? LA VICENDA – Nel pezzo, firmato da Giuliano Foschini, non c’è una vera e propria intervista. Succede sempre così quando un giornalista parla ad un arbitro: zero parole virgolettate o quasi, è proibito esprimere un’opinione con un discorso diretto. E Damato all’epoca già faceva l’arbitro. Stava per debuttare in serie C1 nella partita Lecco-Lumezzane, dopo un apprendistato nei campionati giovanili. Da parte del cronista non si nota la volontà di screditare Damato. Anzi. A dimostrazione dell’onestà intellettuale dell’arbitro, viene portata ad esempio una finale del campionato Allievi tra l’Inter e la Lazio, durante la quale Damato fischiò un rigore a favore della Lazio. Ma viene sottolineata la simpatia per l’Inter e per Antonio Cassano, domenica protagonista all’Olimpico contro la sua vecchia Roma. Cassano è di Bari, Damato di Barletta. Si sono incontrati da giovani sui campetti dei ragazzi, all’inizio delle rispettive carriere. Questi rapporti scivolosi, tra sentimento e stima, in poche ore hanno scatenato un pandemonio. E qualche dubbio sull’opportunità della designazione da parte di Collina.