Da La Gazzetta dello Sport:
Una sera di inizio estate. Cominciò tutto così, per caso, il 25 giugno 1997. Il quattordicenne Cassano non era ancora Fantantonio, però il calcio gli aveva già riempito la vita. Quel giorno, nella sua Bari, fece il raccattapalle nella finale dei Giochi del Mediterraneo. Italia-Turchia 5-1, dominata dagli azzurri nel segno di Francesco Totti (doppietta). I due si conobbero allora, ed a fine gara il romanista promise la maglia ad Antonio. In verità ci volle ben più tempo perché il regalo arrivasse a destinazione, anche se qualche mese dopo, vedendo giocare a Trigoria la Primavera dei pugliesi contro i pari età giallorossi, sempre lui, Totti, chiese a Sciannimanico, tecnico del Bari, chi fosse quell’iradiddio capace di tenere il passo di compagni ben più grandi di lui: «Uno buono come te», fu più o meno la risposta (azzeccatissima) del tecnico.
Partita tripla – Stasera, in un certo senso, il cerchio si chiude. Perché per la Sampdoria, e dunque anche per Cassano, questo finale di campionato non porterà in dote solo un possibile piazzamento utile per i preliminari di Champions League, visto che da questo dipenderanno anche strategie societarie e possibili novità all’interno dello spogliatoio.