Inter, controsorpasso; Roma, non puoi sbagliare

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 Da Il Messaggero:

Ore 22,41 di ieri sera. Scocca l’ora del derby. Claudio Ranieri, pesato il risultato di San Siro e il controsorpasso dell’Inter, inizia a preparare il suo piano, adesso definitivo e mirato a quanto accaduto a Milano. Il successo contro la Juve rilancia i nerazzurri, di nuovo primi e con due punti di vantaggio in classifica, e al tempo stesso non permette alla Roma di fare troppi calcoli nella sfida di domani pomeriggio all’Olimpico, pur avendo ancora quattro partite da giocare dopo. Contro la Lazio, c’è solo un risultato: bisogna conquistare i tre punti, per andare nuovamente sopra ai campioni d’Italia che puntano a conquistare il quinto scudetto di fila, compreso quello tanto telefonato. Il dilemma è ovviamente tattico: Ranieri deve scegliere come affrontare la Lazio. Su quali uomini e su quale sistema di gioco puntare. Se andare all’assalto o gestire la partita senza forzare i tempi. Il grande lavoro dell’allenatore sarà soprattutto psicologico. In questa circostanza più che in tante altre di quest’annata entusiasmante e straordinaria. L’allenatore, dopo la vittoria dell’Inter, sa che in campo il nervosismo può diventare una sorta di boomerang. E ancora di più lo può essere anche l’angoscia da risultato, per certi versi obbligatorio. Il campionato, come spiegherà stamattina al gruppo, non finisce domani sera, dopo il derby.

Insisterà tanto su questo concetto, così come, aiutato dai dirigenti, cercherà di ricordare ai giocatori quanto sia inutile abboccare alle provocazioni che sono il sale di tutti i derby. Facile a dirsi, ovviamente. E anche in questo senso peserà cuore e testa di alcuni protagonisti. Prima di decidere la formazione. Lui, romano di San Saba, vuole la Roma più distaccata possibile dall’Evento. A differenza di Fiorentina-Inter di sabato scorso, vissuta da staff tecnico e giocatori a Trigoria, la squadra era in ritiro in attesa dell’Atalanta, il primo tempo quasi tutti insieme e la ripresa in gruppetti nelle stanze da letto, stavolta visione personalizzata del match. Con qualche cena organizzata dai soliti che si frequentano, abitando nello stesso condominio o addirittura sullo stesso pianerottolo. Niente di forzato, però. Né di scaramantico. Perché, a poche ore dal derby, nessuno vuole far salire la tensione di quei calciatori che magari sentono di più la sfida con la Lazio. E’ quello che i dirigenti vanno ripetendo al gruppo: di restare sereno e di non farsi coinvolgere dall’attesa che si respira da domenica scorsa in città. A conferma di tutto questo, cioè la volontà della società di non mettere ulteriore pressione ai giocatori, la Roma si avvicina al derby a fari spenti, quasi nell’anonimato. Senza stravolgimenti nel programma. Così la giornata della vigilia sarà identica alle altre di questa stagione. Ranieri parlerà in conferenza stampa dopo l’allenamento e prima di pranzo, i giocatori, invece, torneranno subito a casa per presentarsi, nel tardo pomeriggio, in ritiro per cenare poi tutti insieme. Non cambia, dunque, il “prima”. Né tantomeno le abitudini in Casa Roma. Neanche per il derby mai visto.


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