I primi 50 anni di Rudi Voeller: “Totti super, Messi il migiore”

di Redazione Commenta


 Da La Gazzetta dello Sport:

Rudi de noantri compie oggi 50 anni. «Avessi potuto, sarei scomparso per due giorni. Mi sta cercando mezzo mondo. Il Bayer Leverkusen voleva organizzare una grande festa. Ho detto “grazie, facciamola per i 60 anni”. Da domani, comunque, tutto finito». La voce di Rudi Voeller, 142 partite e 45 gol con la maglia della Roma dal 1987 al 1992, è allegra. È il direttore tecnico e l’uomo immagine del Bayer Leverkusen. Oggi andrà a lavorare, come sempre. In serata, festicciola per pochi intimi, organizzata dalla moglie Sabrina: i figli Marco (“è alto due metri e gioca a basket in serie B nel Leverkusen”), Laura, Greta, Kevin e Brian, gli ex compagni di Nazionale Matthaeus e Brehme, una coppia di amici romani.
Rudi, che effetto fanno i 50 anni
? «È una tappa importante della vita. Sono uno della generazione 1960: io, Brehme, Littbarski e Diego Armando Maradona. Una bella annata».
Il bilancio dei suoi 50 anni?
«Ho avuto la fortuna di trovare a Roma la donna della mia vita. L’ho portata via ai romani. Per Sabrina non è stato facile adattarsi alla vita di Leverkusen e la capisco: Roma è la città più bella del mondo. Dal punto di vista professionale, mi è andata bene: campione del mondo con la Germania da giocatore, vicecampione del mondo alla guida della Nazionale, le soddisfazioni da dirigente in una società come il Bayer Leverkusen».
I 50 anni di Voeller coincidono con il primato della Roma
. «Sono contentissimo. Seguo sempre con attenzione le vicende della Roma, è una squadra che mi è rimasta nel cuore. Sono contento per Rosella Sensi che ha vissuto giorni difficili, per la squadra e per i tifosi. A questo punto, è la Romala favorita per il titolo».
Totti potrebbe essere il primo romanista a vincere due scudetti
. «Francesco resta uno dei grandi del calcio mondiale. Se la salute lo assisterà, giocherà ad alti livelli molti anni ancora».
Totti cominciò ad allenarsi 16 anni con la prima squadra. Vi siete mai incrociati in campo
? «No, ma Totti mi ha raccontato che faceva il raccattapalle e un paio di volte festeggiò sotto la curva Sud i miei gol».
Il più grande giocatore con cui Voeller ha giocato
? «Maradona è stato l’avversario più grande. Ci siamo sfidati in due finali mondiali e in tanti Roma-Napoli».
Il più grande di oggi
? «Messi. Quando gioca, preghi che non si faccia mai male».
Fra due mesi c’è il mondiale
. «Spagna e Brasile sono le favorite. Poi le solite: Italia, Inghilterra, Germania e Argentina».


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