Calciopoli – Nuove intercettazioni, Abete: “Figc non si fa tirare per la giacchetta…”

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 Giancarlo Abete chiarisce la posizione della Figc in riferimento ai nuovi scenari legati alle intercettazioni emerse durante il processo per Calciopoli in corso a Napoli:

La Figc non si fa tirare per la giacchetta da nessuno. La decisione di assegnare lo scudetto all’Inter fu presa dal commissario della Federcalcio, Guido Rossi, ma a monte c’era una sentenza della giustizia sportiva che cambiò la classifica, penalizzando alcune squadre. La base di partenza per un’eventuale decisione, anche in futuro, rimane la giustizia sportiva. Certo, voglio conoscere a fondo la questione e capire i motivi della decisione di Rossi, ma non per discuterla bensì perchè è mio dovere farlo“.
RISCHIO PRESCRIZIONI – “È chiaro che i comportamenti illeciti sono soggetti a prescrizioni ma non è così per i comportamenti morali. Adesso la procura si muove in maniera diversa rispetto a qualche anno fa. Se ritiene di fare un’inchiesta la fa, poi valuta se c’è ipotesi deferimento, e preso atto di sopravvenute prescrizioni le evidenzia in chiusura di fascicolo. Dunque anche la chiusura con prescrizione ha una sua valenza“.
JUVENTUS – “Abbiamo la responsabilità di garantire pari rispetto. È impensabile che non sia così.  La richiesta della Juve è naturale, così come la nostra risposta. Noi dobbiamo dare garanzie a tutti i soggetti e assicurare loro pari dignità. La Federcalcio avrà un ruolo super partes e non si farà tirare per la giacchetta da nessuno. Dobbiamo garantire che gli organi di giustizia sportiva possano svolgere il loro ruolo in piena autonomia“.
FACCHETTI – “La Figc segue con la massima attenzione l’evolversi della situazione, avendo come obiettivo quello di favorire la massima chiarezza – ha aggiunto – ma mi auguro che in ogni sede venga rispettata la memoria delle persone che essendo decedute (il riferimento è chiaramente a Giacinto Facchetti, ndr) non hanno la possibilità di difesa e perchè le scelte delle gestioni commissariali vengano lette e contestualizzate tenendo conto del periodo in cui furono assunte. Dopo l’udienza del 13 aprile saranno valutati i passi da compiere, l’auspicio è di seguire tutte le vicende con il massimo rigore e rispetto“.
INTERCETTAZIONE COLLINA-MEANI – “È vecchia, nota ed è già stata valutata dagli organi di giustizia sportiva”.
MONDIALI, COME NEL 2006 – “Mi concentrerei sugli assetti tecnici della squadra e non su quelli scaramantici legati al rapporto tra intercettazioni e partite. Pensiamo alla tenuta della difesa, al gioco e alla capacità realizzativa, altrimenti perdiamo di vista l’obiettivo. Rispetto al 2006 siamo davanti a scenari completamente diversi“.


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