Da La Gazzetta dello Sport:
Stavolta «Alvaretto» ci sarà. Vuol godersi l’incrocio con il suo passato giallorosso, visto che un infortunio gli ha impedito di giocare la sfida di andata all’Olimpico. Domani Alvarez punta a recitare da protagonista davanti ai suoi vecchi amici romanisti, Francesco Totti su tutti. Proprio il capitano della Roma, cinque anni fa, lo ribattezzò «Alvaretto». «Un soprannome che mi ha portato fortuna – dice Edgar Alvarez -. Una gran persona, Francesco. Lo seguivo spesso in Tv dall’Honduras. Quando l’ho conosciuto, mi ha sorpreso. Non pensavo fosse così allegro, disponibile.
Sabato lo abbraccerò e, a fine partita, gli chiederò la maglia. Se poi vorrà la mia in cambio, sarò onorato. Prima, però, cercherò di dargli un dispiacere. La Roma mi è rimasta nel cuore, ma ora penso solo al Bari. Tutta l’Italia ci guarderà, vogliamo fare un figurone». Rimpianti Quell’esperienza nella Roma gli ha lasciato il segno. Tanto breve (soltanto ventuno presenze), quanto intrisa di significati. «Ho un ricordo bellissimo di quella stagione (2005–2006, ndr) – racconta l’honduregno -. Non mi sono mai divertito tanto. C’era un gruppo meraviglioso. Legai con Totti e con tanti altri. A distanza di tempo ho ancora ottimi rapporti con loro. La Roma è anche il mio più grande rimpianto. Ero al secondo anno in Italia, non riuscii sfruttare l’occasione della vita. Se avessi fatto bene nella capitale, la mia carriera avrebbe preso un’altra piega. Ma è pur vero che avevo davanti gente come Mancini e Taddei. Quei due facevano gol a grappoli, difficile trovare spazio». Scudetto Cosa dirà a Totti prima del via? Sorride Alvarez: «Che non sarà come a Roma, quando ci rifilò una tripletta. Speriamo piuttosto che lui non mi chieda di stare buono… scherzi a parte, non credo che possano temermi. Sono così bravi, lanciati, e giocano un gran calcio.
Non ho dubbi, questa Roma vincerà lo scudetto. È più forte dell’Inter. Però, farebbe bene a non sottovalutarci: la Roma non si chiuderà davvero, negli spazi potremmo esaltarci. In queste ultime sette partite cercheremo di ottenere il massimo. E poi per questa gara ci sarà grande spettacolo anche sugli spalti. È bello quando c’è tanta gente. Dobbiamo essere all’altezza della situazione». Lo sgarbo alla Lazio Sogna a occhi aperti: «Vincere con un mio gol? Non sarebbe proprio male. Non voglio far dispetti alla Roma, ma solo il mio dovere. E poi, qualche settimana fa credo di aver reso felici tutti i tifosi giallorossi, quando ho firmato il raddoppio contro la Lazio. Insomma, un favore alla Roma l’ho già fatto… ».