L’appello della società giallorossa, dopo la gara contro l’Inter, è chiaro e inequivocabile: “Tutti a Bari”, dove i capitolini saranno impegnati nella prossima di campionato. Da La Gazzetta dello Sport:
«Maciniamo chilometri…». Il tifo romanista vuole tornare un fenomeno di massa e un genere da esportazione. «A Bari come nel 2001: saremo trentamila», già azzardano nelle radio dopo il fischio finale di Roma-Inter e i sogni che galoppano. Appunto, perché privarli di un sogno? Ma devono fare i bravi. Ieri, tre tifosi romanisti sono stati fermati (e verranno colpiti da Daspo) per possesso di torce e fumogeni. Robetta rispetto a quanto combinato dai giallorossi nell’ultima trasferta autorizzata, a Livorno: treno devastato e autogrill assaltato. Al momento la trasferta a Bari è libera, ma attende l’ultimo ok del Casms. Comunque, i fatterelli di ieri sera non dovrebbero incidere. Ricominciamo Perciò, largo alle speranze e caccia al biglietto. Ieri sera la dirigenza della Roma ha chiamato l’adunata. La presidentessa Sensi è stata esplicita:
«Olimpico straordinario, ma io spero che i nostri tifosi possano seguirci anche in trasferta. Ne abbiamo bisogno, il loro calore è una spinta in più per tutti noi». Giampaolo Montali è stato anche pratico: «Con i nostri tifosi a Bari sarà una festa per tutti, anche grazie all’incasso. Il campionato è ancora lungo, spero ci sia la possibilità di riavere i nostri sostenitori al seguito. Noi siamo felici, ma la cosa più bella è la gioia che stiamo dando a questa città e ai tifosi.” Quanti saranno a Bari? Daniele Pradè non pone limiti: “Ci seguiranno in massa, come nove anni fa”. Correva l’anno 2001, la storia si ripete. “Ricominciamo a macinare…”