Da La Gazzetta dello Sport:
Il fascino è quello un po’ vintage dei telefilm in bianconero, ma quasi quarant’anni dalla prima apparizione in video (1971) del tandem Tony Curtis & Roger Moore, l’impressione è che da sabato sera a Roma siano in tanti ad averlo ritrovato, inciampando nella formuletta: «Attenti a quei due». Insomma, in attesa di diventare terzetto col rientro di capitan Totti, tocca a Mirko Vucinic e Luca Toni recitare da primattori e traghettare la squadra giallorossa sulle sponde del sogno scudetto.
Possibile, perché il talento c’è, così come stimoli fuori dall’ordinario. Sei forte papà Cominciamo dall’attaccante montenegrino, che con l’Udinese ha voluto dedicare la sua prima tripletta romanista alla fidanzata Stefania, in attesa di un figlio. Domanda: che abbia avuto ragione il suo manager Alessandro Lucci? Passo indietro. Un giorno il suo agente gli disse: «Quando deciderai di fare un figlio, diventerai uno dei cinque attaccanti più forti del mondo». Questione di responsabilità, di «testa». Cose che i numeri non possono descrivere.
Non ci credete? Bene, considerate che in campionato Vucinic (complice una serie di problemi fisici) ha segnato «solo» 9 gol. Sareste sorpresi nel sapere che questo bottino ha portato una dote di 13 punti? Come dire, Mirko è uomo da reti pesanti, quasi mai inutili. Soprattutto adesso che, grazie al feeling con Ranieri, ha scoperto l’importanza del sacrificio.