Da La Gazzetta dello Sport:
Giochiamo a fare gli allenatori? “Sarebbe meglio di no – stoppa subito Zibì Boniek – . Lo so è il passatempo preferito dai romanisti. Però è antipoatico e irrispettoso, anche perchè – giuro – Ranieri è bravissimo a capire coma sta la squadra, se può andare oltre certi limiti oppure se deve tamponare. Anzi, sotto questo aspetto non è inferiore a nessuno“.
Chi gira? Questa è la premessa, che ci consente di giocare. Il valore delle chiacchiere che seguiranno è quello che è, molto meno che i buoni consigli. Solo giochini, appunto. Ai quali oltretutto l’assenza contemporanea di Pizarro, De Rossi e Taddei (più Mexes), cioè quasi un itnero reparto, conferisce piena legittimità. A questo giro che si inventa Ranieri? Per la prima volta dovrà rinunciare a Pizarro e De Rossi. “Non moriremo per questo“: Giancarlo De Sisti, ex regista della Roma, ex allenatore dell’Udinese, sdrammatizza. «Ma sono assenze pesantissime», certifica Aldair. Chi gioca? L’Udinese inquieta non poco i pensieri di questi giorni. De Sisti: «Buona organizzazione a centrocampo, grande potenziale offensivo». Si sa. Boniek aggiunge: «Molto più forte della sua classifica, attenzione ad Asamoah, un centrocampista completo. Detto tutto questo, come affrontarla?
De Sisti ne fa una questione di moduli: «Brighi è più che affidabile, io dico rombo con lui davanti alla difesa, Faty e Perrotta intermedi, Baptista alto». Boniek non si pone limiti: «Brighi e Perrotta mediani, Vucinic, Baptista e Menez dietro Toni. Troppo spregiudicata? Conta la personalità con cui scendi in campo. E poi lo fa Mourinho contro il Chelsea e non possiamo farlo noi con l’Udinese? Comunque, qualsiasi decisione prenderà Ranieri sarà la migliore».