Mihajlovic vs. Totti: storia di un rapporto incrinato

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 Francesco Totti e Sinisa Mihajlovic non se le sono mandate a dire e, nel corso della vigilia di Roma-Catania è accaduto che prima l’allenatore degli etnei abbia attaccato il Capitano giallorosso e poi Totti abbia nreplicato a Mihajlovic senza remore. Al di là della mancanza di stile dell’ex laziale, viene facile rammaricarsi per il fatto che il Pupone sia impossibilitato a replicare sul campo. Perchè è proprio tra l’erba dell’Olimpico che Totti avrebbe potuto mettere in mostra la migliore delle risposte. Va detto che quello tra l’allenatore del Catania e Totti è un rapporto che trascina con sè strascichi e incomprensioni che arrivano dal passato, ecco l’analisi de Il Romanista:

Tanti auguri a Sinisa per il suo compleanno. Ancora una volta ha dimostrato di avere grandissime qualità, come ad esempio il rispetto verso i calciatori ed i tifosi avversari. Inoltre come allenatore è particolarmente bravo ad ottenere titoli sui giornali, ovviamente quelle due volte all’anno in cui può parlare di me e della Roma, e soltanto quando riesce a completare la stagione conservando la panchina. Sono certo che anche stavolta come a Bologna lascerà il segno sulla squadra che allena». Sceglie la strada dell’ironia, Francesco Totti, per rispondere all’ennesima provocazione di Sinisa Mihajlovic.

L’allenatore del Catania, che ieri ha compiuto 41 anni, si è lasciato andare alle solite dichiarazioni astiose nei confronti di Totti e della Roma. Sarà per il suo passato da laziale (anche se con la maglia della Lazio non è mai riuscito a vincere un derby) o, come ha dichiarato lo scorso anno, perché ci è rimasto male quando Francesco non ha partecipato alla sua partita di addio al calcio, ma ogni volta che parla della Roma Sinisa ci mette sempre quel pizzico  di veleno in più, assolutamente non richiesto. Ieri in conferenza stampa l’allenatore del Catania si era lasciato andare. «Totti? Per come sta adesso era meglio se giocava, certo se poi “rompe le palle” agli arbitri allora è meglio che non gioca, ma ripeto nelle condizioni in cui sta adesso, speravo giocasse». Da bravo ex laziale, il tecnico esonerato lo scorso anno dal Bologna, è andato oltre allargando il discorso a De Rossi. «Con il Palermo doveva essere ammonito, ma significa che devono essere al completo. Ma io non temo nessuno. Se gioca Vucinic, Baptista o Toni, non mi interessa. Riise è in una condizione strepitosa e riesce sempre ad arrivare in fondo e crossare, ma ragazzi sono preparati. Doni per me è stato sempre un ottimo portiere, in quattro anni da titolare ha fatto bene, è entrato a freddo e poteva capitare a chiunque».


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