Ranieri: “Voglio vincere la Coppa. L’azionariato popolare? Con il pubblico giallorosso si può fare qualcosa in più”

di Redazione 1


 Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro l’Udinese, valida per le semifinali di andata, ha parlato nella conferenza stampa a Trigoria:
VERSO ROMA-UDINESE: “Rendere la competizione più accattivante? E’ questione di cultura, di quello che uno crede, possiamo tentarle tutte ma in Italia il campionato è padrone. Lo vedi dal fatto che la partita di ritorno è stato posticipato a data da destinarsi. In Inghilterra viene prima la coppa poi il campionato. Si dà massima priorità alla coppa. Per noi la coppa è una cosa diversa. Adesso che vale il sesto posto in Europa comincia ad avere valenza. E’ cultra. Puoi cambiare i moduli, ma è sempre una cosa vista non tanto bene. La Coppa a me piace vincerla, la vedo sempre con favore, quando l’ho vinta mi è piaciuto molto. Mi piace fare risultato con l’Udinese. Non vedo più in là. Giuro, sono super concentrato alla partita di domani sera. E non vedo più in là. La stella d’argento? No, inutile immaginarla e non poterla indossare. Vediamo alla partita di domani, è molto difficile. L’Udinese si gioca gran di chance di entrare in Europa. Ognuno nella vita ha quello che si merita. L’Udinese è un’eccezione. Non capisco come stia lì sotto. Questa è una squadra che merita di entrare in Uefa, o di entrare in Champions league. Ha giocatori giovani, bravi. Hanno sicurezza, tranquillità. Hanno messo fuori il Milan vincendo a San Siro e potevano vincere tre-quattro a zero. Hanno pareggiato a Catania ma se avessero vinto quattro-cinque a zero nessuno avrebbe detto ‘a’.  Creano molto gioco, creano molte occaioni e faranno di tutto per farci gol”.
CAPITOLO RECUPERI: “Risparmiare qualcuno per la Fiorentina? Vediamo, penso prima alla Coppa Italia. E’ preziosa. Non risparmio nessuno, voglio il massimo. Poi inizierò a pensare alla Fiorentina. Adesso al cento per cento penso all’Udinese. Totti? Lo voglio consegnare al top quando sarà al top. E’ poco ma sicuro. Lo gestiremo io, lui e i dottori, come si sentirà di volta in volta. Conoscendo il ragazzo che dice che sta sempre bene. Dobbiamo andare con i piedi di piombo. È portato a dare sempre più di quel che può, e questo è pericoloso. Baptista? Non lo so. Io credo abbia un carattere forte. E questo è importante. Mi aspetto sempre grandi cose da lui. Spronare i ragazzi? Lo faccio in generale. Sono romano, so che se ci si adagia… Ma questo fa parte del mio carattere. È il mio modo di condurre la squadra, avvertirla delle difficoltà che si incontreranno. Toni? Sta migliorando. Ancora è prematuro chiedere come sta. Recuperare Cicinho? Me lo auguro. Una delle qualità dell’allenatore è cercare di mantenere alto il valore della rosa. Una delle componenti è cercare di vincere sempre. Se sei in alto il valore della rosa cresce. Se vai male si deprezza. Però è vero, preferisco giocatori forti fisicamente sotto l’aspetto fisico. Anche perchè se concedi qualcosa sotto quell’aspetto ti mettono subito da quella parte uno bravo di testa per metterti in difficoltà. Ci sono tante componenti che ti fanno scegliere uno o l’altro. C’è quel qualcosa di invisibile che ti spinge a dare di più. È come un giocatore quando si trova bene, è stimolato a dare il massimo, a chiedere di più a se stesso. Già lo ero prima. Adesso lo sto scoprendo. Non avevo avuto la fortuna di saperlo. Ho fatto solo sei partite da giocatore con la prima squadra. Non me la sono goduta. Adesso me la voglio godere. Riise è l’uomo del momento? Amo i difensori che sappiano difendersi e inserirsi al tempo giusto. Apprezzo di John che sia diventato ‘italiano’ con quella mentalità lo apprezzavo già nel Liverpool, era un giocatore buono, forte fisicamente, con un gran tiro. Ma in fase difensiva aveva delle carenze. Quando lo prese la Roma dissi: se non migliora in Italia non migliora più. Evidentemente il campionato, aver giocato anche centrale, gli hanno fatto capire quanto sia importante la diagonale, saper temporeggiare…tutte quelle cose che in Inghilterra non aveva assimilato. Per me è uno dei migliori esterni sinistri che siano in Itali. Sa difendere sa far gol, sa inserirsi, grande tecnica. Un giocatore veramente completo”.
CLASSIFICA DI SERIE A: “Noi abbiamo la nostra mentalità. Anche l’Inter ha fatto dei risultati all’ultimo momento. Frutto della mentalità del credere in quel che si sta facendo. Non siamo simili all’Inter. Stanno su un altro piano, spendono molti milioni, noi no. Noi dobbiamo essere più inteligenti, più svegli di loro. da diversi anni è così. Dopo aver speso tanto Moratti si gode le spese che ha fatto. E se lo merita anche. Siamo l’anti-Inter? No. Lo dicono gli altri. Lavoriamo, le difficoltà ci sono. Avete visto una squadra che stava giocando benissimo (il Milan, ndr), nel giro di una settimana ha perso due partite, è uscita dalla coppa Italia, ha pareggiato col Livorno. E’ il bello del calcio italiano. Dietro l’angolo ci sono sempre molte insidie. Non voglio illudere i tifosi. Dico sempre: lavoro, lavoro, lavoro. E noi dobbiamo lavorare. Quello che riusciremo a fare lo offriremo ai tifosi. Rimanere a Roma? Io sto bene qui. Mi secca ripeterlo sempre. È una cosa scontata. Lo scudetto in futuro? Dipende da come sapremo migliorarci. Da piccole cose. Non possiamo spendere dieci milioni per uno che viene a rinforzare la Rosa. Dobbiamo prendere giocatori più forti di quelli che abbiamo. E ci vogliono svariati milioni. Un voto a Pradè sul mercato? Otto. Mi sono trovato bene. Quando ti portano a casa Toni che dici, non lo voglio? Lo voglio! Per cui, va bene. Intromesso su alcune operazioni? Dice su Motta? Lo sapete, l’ho dichiarato. Certo che mi intrometto. Mi fa piacere che stiamo riuscendo a risollevare il campionato. Che i tifosi riempiano l’Olimpico. Che in mezz’ora sono stati polverizzati i duemilacinquecento biglietti per Firenze. Tutto ciò mi fa piacere. È il coronamento di un lavoro di quattro, cinque mesi. Ma bisogna continuare. L’ho detto ai ragazzi: stiamo facendo bene ma non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo continuare a far questo. Se lo vogliono rinnovare sono contentissimo, ma non è la mia priorità. Io lo ripeto, inutile dire che qui sto bene. Mi secca ripeterlo sempre. È una cosa scontata”.
AZIONARIATO POPOLARE: Non lo so, bisogna vedere, in Spagna si sentono tutti partecipi della società, è casa loro, partecipano attivamente, ci sono le elezioni dei presidenti. È tutto molto diverso. Io ho più anni di voi ricordo quando qui a Roma c’è stato un azionariato popolare e sono diventati soci vitalizi quei tifosi che hanno dato i soldi per la Roma. Mio cognato era uno di questi. Non ho letto il Sole 24 ore. Ma se fanno una cosa così sono convinto che società come la Roma che hanno un bacino di pubblico grandissimo possono davvero fare qualcosa in più”.


Commenti (1)

  1. secondo me RANIERI ultimamente si stà MONTANDO un pò TROPPO LA TESTA!!!dovrebbe a mio avviso volare un pò più BASSO dovrebbe ricordarsi ogni tanto ke nn molto tempo fà era senza panchina…e se nn lo avesse preso la Roma difficilmente a breve avrebbe trovato “casa”…xkè fondalmentalmente visti i suoi trascorsi nn mi sembra un tecnico VINCENTE!!o perlomeno mi pare sia uno da media classifica!!!

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