Roma con Toni-Vucinic, Genoa con Suazo-Mesto

di Redazione Commenta


Francesco Totti assisterà a Roma-Genoa dalla tribuna, a tenere in vita l’attacco giallorosso ci penseranno Luca Toni e Mirko Vucinic, che hanno finora giocato assieme solo una manciata di minuti (nella gara contro il Chievo, prima che l’espulsione a Doni costringesse Claudio Ranieri a togliere una punta e inserire il secondo portiere): la voglia matta di Toni è di segnare sotto la Curva Sud e innescare quel gesto a svitare l’orecchio anche nella Capitale. Il Genoa risponde con l’attacco affidato a David Suazo e Giandomenico Mesto, solo panchina per Hernan Crespo. Le ultime de Il Romanista:


Contro il Chievo ha dimostrato di essere quello vero, quello di Firenze e Monaco. Ha fatto capire che in Baviera non giocava solo per colpa di van Gaal e che ha ancora tanto da dire e da dare… I tifosi romanisti vogliono il primo gol con la maglia giallorossa, vogliono il gesto dell’orecchio sotto la Sud. E lo vuole con tutte le sue forze anche Luca che, il giorno dopo il riposo in Coppa Italia, ha dato sfogo alla sua voglia mettendola dentro 12 volte in partitella. Ma lì conta poco, lui non vede l’ora di un gol vero. Quello che in Serie A gli manca dal 7 aprile 2007, giorno in cui segnò all’Ascoli. Potrebbe essere la giornata delle prime volte, il primo centro con la Roma nella prima in serie A contro il Genoa. Sembra strano ma è così: le strade di Toni e del Grifone non si sono mai incrociate nella massima serie. Anche perché i rossoblù dalla stagione 1995-96 fino a quella 2007-08 sono stati in B con l’aggiunta di uno scivolone in C. Al momento del loro ritorno nel calcio che conta, Toni scelse di andare in Germania. Sarà un esordio, dunque. Non assoluto, però, perché tra i cadetti Luca il Genoa lo ha affrontato, e gli ha pure segnato una doppietta. Era il primo maggio nel 2004 e lui aveva deciso di ricominciare la sua carriera da Palermo e dal torneo cadetto. Ma stavolta non sarà solo lì davanti. Ci sarà anche Vucinic, che sabato era uscito dal campo dopo il rosso a Doni, oppure ci saranno le incursioni di Perrotta, o i cross di Taddei, o le giocate di Menez. Non sarà abbandonato a se stesso contro la difesa del Genoa e contro una sua vecchia conoscenza, quel Dainelli appena arrivato in rossoblù dopo i tanti anni di Fiorentina. Una sfida di centimetri, 196 il nostro, 191 il difensore. Un ritorno al passato per iniziare il futuro. Per segnare il primo gol romanista.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>