Serse Cosmi e s’erse un Livorno che sembrava spacciato. Con l’avvento sulla panchina labronica del tecnico romano, il trend negativo di Cristiano Lucarelli e compagni si è interrotto e la squadra toscana ha cominciato a inanellare risultati utili, uno dietro all’altro.
Tra le gare da incorniciare, per Cosmi e Spinelli, anche la vittoria esterna ai danni di una Roma ancora frastornata: era il 25 ottobre, Cosmi all’esordio e Claudio Ranieri nelle vesti di medico curante di una formazione – quella giallorossa – in cerca d’autore. La spuntarono gli ospiti grazie alla rete dell’ex Ciccio Tavano ma quel risultato, in qualche modo, portò bene anche all’ambiente capitolino, visto che da allora ebbe inizio un cammino da squadra-scudetto per Totti e compagni.
Per Cosmi, giallorosso da sempre, la certezza di aver rimesso in sesto una situazione critica: il suo Livorno ora sta bene e anche la classifica non appare più così drammatica. Tutto il tempo, in questo clima festaiolo con tanto di pausa dal calcio giocato, per prendere la parola a proposito del grande cammino dei giallorossi e della cura miracolosa di Claudio Ranieri. Intervento a RadioIncontro:
“Tra gli allenatori nutro profonda stima nei confronti di Claudio Ranieri: arrivato a Roma, ha trovato una situazione non rosea, ma è riuscito a rigenerare sotto il profilo psicologico giocatori che nella prima parte della stagione si erano persi. Il calcio d’oggi, fatto di ritmi frenetici e di necessità di risultati immediati, i giovani allenatori – tanti e bravi – non hanno tempo per costruire qualcosa di importante. Una voce fuori dal coro è Pep Guardiola che è riuscito a fare un lavoro eccezionale con il Barcellona. Il fatto che le squadre che hanno cambiato allenatore stiano facendo bene credo sia solo un caso. I conti si fanno a maggio. Prima di chiudere la carriera il mio personale augurio è quello di fare un esperienza all’estero”.