Società, giocatori, allenatore, preparazione, e condizione fisica, sono questi i quattro punti primari dei problemi avuti dalla Roma in questa maledetta stagione. Secondo un sondaggio fatto dai tifosi però, la morte del presidente Franco Sensi ha inciso su tutto, sul morale della figlia Rosella di portare avanti la società senza però l’esperienza ed il supporto della figura che amava di più la sua creatura.
Per non parlare dei giocatori che comunque sia erano molto legati a lui, e che si sono visti mancare un punto di riferimento basilare. La campagna acquisti è stata quindi sbagliata, ricordiamo che il presidente morì il 17 Agosto in pieno svolgimento del mercato, ed ovviamente tutto passò in secondo ordine. La vicenda Chelsea-Spalletti, il contatto che il tecnico ha sempre negato di aver avuto, ma l’incontro ci fu eccome sullo yacht di Roman Abramovich, notizia che arrivò anche nelle orecchie di Daniele De Rossi che lo disse pubblicamente in tv.
Lì, forse, si spaccò il gruppo, perché i senatori videro nel tecnico lo stesso gesto fatto qualche anno prima da Fabio Capello di passare alla Juventus senza dire nulla a nessuno. La cervellotica decisione di non andare in ritiro sulle alte montagne, ma svolgere la preparazione nel centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, e da qui poi i tantissimi infortuni. Poi per concludere la grande responsabilità dei giocatori, le 12 espulsioni subite che hanno evidenziato uno stato di stress all’interno del gruppo. Cinque motivi di una crisi infinita, che potrebbe vedere l’epilogo finale, l’addio di un solo responsabile, Luciano Spalletti.