Confermato il divieto di trasferta a Reggio Calabria per il pubblico giallorosso. La gara era stata segnalata nei giorni scorsi ad alto rischio dal Viminale e nella giornata di ieri è arrivata la conferma da parte del Casms, il comitato di analisi sulle manifestazioni sportive.
Lo stop per la gara contro la Reggina suscita polemiche anche nel merito della decisione: il Casms nell’indicazione al prefetto del capoluogo calabrese, non ha inserito nel provvedimento alcuna motivazione ufficiale, citando l’evento come “ad alto rischio“.
Alle frizioni tra i tifosi, un tempo gemellate, si aggiungono quindi le direttive del Ministero degli Interni riguardanti la società e le proprie tifoserie, non completamente aderite dalla Roma, la quale tuttavia ha avviato negli ultimi tempi seri controlli sulle tessere nominali dei propri tifosi.
Se a tutto questo si aggiunge che per quello che riguarda i tifosi capitolini, il divieto di trasferta è avvenuto sei volte su dodici in questa stagione, si capisce come per i supporters la gita fuori porta al seguito della propria squadra del cuore, stia diventando sempre di più un patibolo da subire più che un piacere da assaporare.
E non è l’unica novità: il Casms ha ritenuto partita “ad alto rischio” anche la gara contro il Genoa del prossimo 8 febbraio. La Roma in quel caso giocherà in casa ma si profila la chiusura del settore ospite, nello scontro diretto per il quarto posto.