Difficile qualunque tipo di analisi che precluda dalla delusione e dall’amarezza. Sfiducia, certo, e rassegnazione a dover attendere una stagione migliore. Una stagione così era assolutamente impensabile, almeno dopo la vittoria sul Chelsea in Champions e l’eliminazione ai rigori da parte dell’Arsenal. Proprio da lì sono arrivati i problemi della Roma, la squadra ha staccato la spina, come se non avesse più la forza di lottare. Dopo una settimana tribolata, contro il Chievo, tutto ci saremmo aspettati tranne che uno squallido 0-0.
Si squallido, perché i giallorossi hanno giocato discretamente un tempo sparando a salve contro un Sorrentino in stato di grazia, ma nella ripresa è finita la benzina e hanno rischiato anche di perdere. A questo punto anche la Coppa Uefa è in forte dubbio, infatti il Palermo andrà a Siena, ma i bianconeri con i tre punti sul Napoli sono salvi, mentre la Roma andrà a far visita ad un Cagliari che è ancora in lotta per l’Europa, e vuole vendicare le cinque reti subito ieri contro Miccoli e compagni.
A dire il vero sembra che la Europa League non interessi molto ai giocatori della Roma, che vogliono chiudere la stagione compiendo il suicidio più totale. Almeno questa è l’impressione, perché al di là della lunga lista degli infortuni che hanno caratterizzato la stagione nera, anche i senatori ed i Big hanno steccato, manifestando una condizione fisica precaria. Spalletti avrà anche le sue colpe, diverse partite sono state mal interpretate dal tecnico toscano, però la responsabilità maggiore è dei giocatori, e della società, la quale continua a ribadire di non voler vendere, quando tutta la tifoseria vuole ormai la testa di Rosella Sensi, perché ritenuta inadatta per programmare il futuro, che sembra dispiace dirlo ancora nebuloso e irto di spine. Alla fine come diciamo sempre, vogliamo bene solo alla maglia….
