Il Tir, ovvero Simone Tiribocchi. Uno che la Roma ce l’ha nel cuore anche se gioca – attualmente – nelle fila dell’Atalanta e sta facendo bene: già cinque reti in questa parte di stagione e posto da titolare conquistato ai danni di Acquafresca. Tifa per i giallorossi ma, se gli capitasse la palla per segnare…
Tratto da La Gazzetta dello Sport:
Il primo amore non si scorda mai. Anche se domenica sarà un avversario da battere.
“La Roma è la mia squadra del cuore, ma se mi capita la palla buona…”
Simone Tiribocchi si mette una mano sul cuore e l’altra sulla coscienza. Nato a Colleferro e cresciuto a Fiumicino, da piccolo aveva due passioni: il judo e la Roma. La prima fu presto abbandonata sulla pressione di papà Sergio a cui il gioco di mani non piaceva troppo. La seconda invece è rimasta negli anni. Stavolta col benestare di papà che anzi lo portava con sè in curva Sud. Tiribocchi è cresciuto a pane e Roma, ma è finito nelle giovanili della Lazio.
FINO ALLA PRIMAVERA. Cinque anni in biancocelesta, poi il benservito. Ma la fede, quella, non è stata toccata, nemmeno negli anni di Lazio. Anzi, Tiribocchi non l’ha mai nascosta e fa sorridere al pensiero del polverone sollevato da Balotelli e e Santon poi dopo aver ammesso di essere milanisti. Al collo portava una medaglietta della Roma e quando la Lazio giocava il derby e lui faceva il raccattapall si posizionava strategicamente sotto la Sud. Nessun rimbrotto dalla società, del resto anche nella Roma c’era chi tifava Lazio, al massimo qualche battutina nello spogliatoio, ma niente di più. Tiribocchi è sempre andato avanti per la sua strada, tifando Roma e, all’occorrenza, segnando alla Roma.
“Mi è già riuscito una volta di fare goal ai giallorossi, con la maglia del Chievo.” racconta.
Infatti. Era il gennaio del 2005, il Chievo che fugge con Pellissier-Tir, al Roma che acciuffa il 2-2 per i capelli con un doppio Montella. Alla fine di quella partita, riuscì ad avere in regalo la maglietta del suo grande idolo Totti. Ma più del cimelio prezioso, tiribocchi sogna di ripetere quel goal.
“Stiamo bene e la vittoria di Siena ci ha dato morale e serenità.” è come se voglia avvertire i giallorossi. Lui sta benone, Conte ieri lo ha tenuto a riposo in Coppa Italia, dove l’Atalanta ha perso co il Lumezzane, proprio per averlo al cento per cento domenica. Da riserva di Acquafresca e Doni, è diventato un punto fermod ell’Atalanta. Con 5 gol è il capocannoniere della squadra e il nerazzurro più in forma. Roma attenta, duqnue, perchè il tuo primo nemico domenica sarà proprio uno dei tuoi più grandi tifosi.