Daniele De Rossi e quei giorni maledetti. Con tutta probabilità Capitan Futuro, ripensandoci fra qualche tempo, rivivrà la settimana appena trascorsa col ghigno di chi sa di aver vissuto in balia di una sorte beffarda. Prima l’operazione, poi le coliche. Denominatore comune, il dolore e le giornate di ospedale che ne hanno limitato l’operatività. In un primo momento sembrava certo il suo rientro nella gara di domenica 22 novembre contro il Bari, ora è di nuovo tutto in discussione. Sulle pagine de Il Tempo, tutta la preoccupazione degli intimi di De Rossi e l’interesse costante del Ct della Nazionale italiana, Marcello Lippi:
Un’altra giornata in ospedale per Daniele De Rossi. Un’altra giornata col fiato sospeso per la Roma. Dopo la dolorosissima colica renale accusata mercoledì notte e il ricovero al Gemelli l’altro ieri mattina, il centrocampista della nazionale ha trascorso la seconda notte consecutiva nel reparto Solventi 1. Il dolore è diminuito grazie alle terapie e i medici sperano di poterlo dimettere oggi. L’obiettivo è scongiurare qualsiasi tipo di intervento chirurgico. Per De Rossi sarebbe il secondo in pochi giorni dopo la frattura allo zigomo rimediata a San Siro grazie al «regalino» di Vieira e implicherebbe un rinvio del suo rientro in campo, inizialmente programmato per la partita con il Bari del 22 novembre all’Olimpico. Un appuntamento che al momento sarebbe costretto a disertare per colpa di un problema non certo comune tra i calciatori. Il giocatore è seguito dal primario di Urologia del Gemelli, il professor Pierfrancesco Bassi, in continuo contatto con lo staff medico della Roma. Ieri è stato sottoposto a ulteriori esami radiografici. Sta meglio ma c’è bisogno di un ulteriore miglioramento del quadro clinico per poter lasciare l’ospedale. Nella maggior parte dei casi i calcoli renali vengono espulsi naturalmente con l’ausilio dei farmaci: è questa la strada che si sta seguendo anche nel caso del romanista. Gli altri possibili interventi, dal bombardamento con il laser all’operazione «invasiva», comporterebbero un inevitabile stop dell’attività agonistica. Ranieri sperava di ritrovarlo sul campo di Trigoria la prossima settimana, grazie a una speciale mascherina per proteggere lo zigomo. Ora non sa quando potrà contare su di lui. Un bel guaio per la Roma, che anche ieri non ha comunicato nulla sulle condizioni del giocatore. Motivo? La privacy, visto che non si tratta di un problema legato all’attività da calciatore. Così hanno deciso a Trigoria. Ieri si sono susseguite le visite di parenti e amici in ospedale, compreso papà Alberto, partito poi nel pomeriggio verso Bari insieme alla Primavera giallorossa. Anche il ct azzurro Marcello Lippi ha chiesto di essere aggiornato sulle condizioni del ragazzo. Che, per forza di cosa, ha il morale sotto i tacchi. Dallo spavento e il dolore di San Siro alle terribili fitte degli ultimi giorni, la sfortuna si è accanita tutta insieme su un giocatore che finora è sempre «scoppiato» di salute. La Roma lo aspetta con ansia.