Daniele De Rossi è l’ospite speciale della presentazione dei nuovi scarpini dell’Adidas: Predator X. Il centrocampista della Roma è arrivato presso l’Adidas Store di via del Corso 475 verso le ore 14. Le scarpe sono personalizzate per il numero 16 giallorosso: sul lato della calzatura c’è il nome della figlia Gaia e sul tacco un’immagine stilizzata del Colosseo.
Circa una cinquantina i tifosi presenti alla presentazione.
Questa la conferenza del giocatore della Roma:
Come vedi Spalletti sulla panchina della Nazionale?
“Penso che sia pronto. Ci sono vari bravi allenatori, ma lui unisce l’età alle capacità sul campo. Sarebbe un allenatore valido anche in Nazionale. Ora c’è un altro tecnico in Nazionale e da come dite voi sembra che già sia andato via. Sì, comunque Spalletti lo vedrei bene”.
I tifosi vi contestano, come riallacciate i rapporti con loro?
“Non è facile ma si riallacceranno. Non è la prima volta che ci allontaniamo un pochino dai tifosi. Spesso la protesta è legata al risultato. Fare risultati importanti potrebbe riportare entusiasmo in tutta la città, che vive di calcio e di Roma. Senza risultati nessuno pretende incitamento dai tifosi, nè coreografie. Ci sono anche problemi che vanno oltre la sfera tecnica. La contestazione c’è da inizio anno e non c’entrano i risultati. Questo potrebbe diventare pericoloso, potrebbe crearci degli alibi in cui non dobbiamo cadere”.
La Roma era tra le squadre più belle d’Europa. Ora sembrate più bruttini.
“Bruttini come l’anno delle undici vittorie consecutive. Facemmo tre mesi indecenti, contestati e chiusi a Trigoria. Cercare differenza tra gli allenatori non mi piace. Spalletti è un pezzo di storia della Roma, non solo per i risultati ma per la qualità del gioco. Non si possono fare paragoni. Miglioreremo insieme a Ranieri. Bisogna stare attenti a valutare la situazione: non è rosea certo, ma nemmeno un tracollo”.
Colpa della rosa?
“La rosa è la stessa dell’anno scorso. Sono rientrati dei giovani, ma ci sono poche differenza. Anche il tecnico era lo stesso a inizio anno. La rosa è sicuramente all’altezza. Dobbiamo fare un buon campionato per arrivare quarti, l’ho sempre detto. E’ importante per noi e per le casse del club”.
C’è disagio nella permanenza dei Sensi?
“Non c’è disagio. I Sensi mi hanno preso a 12 anni e mi hanno fatto diventare un calciatore ricco. Hanno fatto grandi cose per me e per la Roma. E’ un momento difficile per loro, non lo ha mai negato nessuno. Però noi dobbiamo andare avanti, non dobbiamo crearci degli alibi. Se arriverà un benefattore che ci comprerà Messi e Ibrahimovic, o anche, cambiando ruolo, Lampard e Gerrard, saremmo tutti contenti. I campioni li vorrebbero tutti. Intanto però ricominciamo a pedalare. Nessuno ci chiede di vincere come il Barcellona”.
Ranieri ha detto che il tuo problema è che giochi troppo.
“Ognuno fa le proprie valutazioni. Vivo un momento simile alla squadra. Non faccio la differenza ma non sono la zavorra di questa Roma. Ranieri mi vuole proteggere dalle critiche, ma io ho sempre giocato così. E’ solo un momento poco brillante. Non sono mai stato il fenomeno che fa vincere le partite alla Roma e alla Nazionale”.
Paura domani sera dopo i fischi di domenica?
“Paura no. E’ un peccato per quei fischi, nessuno è contento. Ho visto grande maturità nella squadra. Non ho visto viziatelli che smanacciano contro la curva o fanno gesti di stizza. I miei compagni hanno giocato con carattere, vincendo grazie alla grande determinazione. Hanno accettato la protesta anche dopo il gol”.
Capitolo Totti, la Nazionale è pronta ad accoglierlo?
“Sì, ci è stato 10 anni. Ci sono amicizie che si creano, emozioni che si condividono. Poi è un ragazzo eccezionale che tutti stimano e apprezzano. I problemi di Francesco erano verso gli avversari e verso qualcuno di dei vostri colleghi. Lui è stato sempre ben voluto”.
In estate hai detto che lasceresti la Roma per salvare la società.
“Non ho mai detto che il mio sacrificio potrebbe salvare la Roma. Non c’è nessuno da salvare. Piuttosto (ridendo n.d.r.) ne vendano altri due. L’ho sempre detto: non mi lego alla Roma in base a chi si compra, è un discorso che nasce con me. Io qui sto bene, poi non posso prevedere il futuro”.
Daniele De Rossi ha poi rilasciato alcune dichiarazioni alle televisioni: “Ranieri ha detto che la Roma non è nè una squadra da campionato nè da torneo? Non ha detto male. Dobbiamo essere una squadra vera che possa battere tutti gli avversari sia in coppa che in campionato. Siamo un gruppo con uno spogliatoio eccezionale. Faccio fatica a ricordarmi uno spogliatoio così unito e con tanti bravi ragazzi. Certo ci sono momenti che possono mettere in discussione tutto ma rimaniamo un’ottima squadra sicuramente. Per noi è importante ricominciare a vincere per acquisire fiducia. Contro il Livorno e contro il Milan abbiamo perso incassando pochi tiri in porta. Anche a Udine il pareggio ci stava strettino. Adesso non ci gira benissimo e non rendiamo al massimo. Inter scarico dopo la Champions? Non mi aspetto nulla perché noi giochiamo domani sera. Speriamo di non essere stanchi noi visto che abbiamo un giorno in meno per recuperare. L’interesse del Real Madrid? E’ la squadra più gloriosa del mondo, probabilmente della storia del calcio. Ma io sono di Roma e l’amore vale più di tutto il resto”.
De Rossi: “La società? Se venisse qualcuno in grado di comprare i campioni saremmo tutti contenti”
di 4 Novembre 2009Commenta